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Vini della Slovenia

Naturale crocevia tra diversi paesi, la Slovenia è un paese dalle molteplici identità e dalla tradizione enologica di lungo corso. Una particolare attestazione della storicità della vite si ha a Maribor, dove si trova la vigna più vecchia in produzione: Stara trta, l’anziana signora di 440 anni, ancora oggi delizia la popolazione locale con i suoi frutti. Squisiti aneddoti a parte, la Slovenia è considerata uno dei paesi più interessanti dal punto di vista enologico. Affrancatasi solo nel 1991 dall’egida del regime comunista jugoslavo, il territorio si è così di fatto salvato dallo sfruttamento intensivo che si è verificato negli altri paesi durante l’ultimo secolo. L’ambiente naturalmente ricco di biodiversità e per lo più incontaminato, oggi permette a molti produttori di lavorare in regime green, producendo vini che riscuotono un interesse sempre maggiore a livello internazionale.

Le regioni vinicole sono tre, suddivise in nove distretti. A nord-est si trova Podravje, dove i vitigni più coltivati sono quelli internazionali: Riesling, Chardonnay, Sauvignon, Furmint e Pinot nero, con cui si producono vini caratterizzati da un’elevata acidità, per questo spesso proposti in versione spumantizzata. Più a sud, al confine con la Croazia, si incontra Posavje. Qui, si produce per lo più vino rosso e un particolare uvaggio di uve bianche e nere che dà vita al Cvi?ek, un vino che affonda le sue radici nella tradizione locale, caratterizzato da un basso tenore alcolico e da una netta freschezza. L’area più conosciuta è Primorska, situata al confine con l’Italia e suddivisa in Brda (Collio Sloveno), Vipava (Valle del Vipacco), Kras (Carso Sloveno) e Slovenska Istra (Istria slovena). Il territorio di Brda si considera un unicum con il Collio Goriziano, con un sottosuolo caratterizzato dalla “Ponca”, un particolare alternarsi di strati di marna e arenaria. Qui si coltivano soprattutto vitigni a bacca bianca, primo tra tutti la Rebula (Ribolla Slovena). Spostandosi a sud si trova Vipava, dove vengono prodotti i noti Orange Wines a partire da Rebula, Merlot, Tokai e Malvasia. Qui si trovano anche due vitigni autoctoni particolarmente apprezzati, lo Zelen e la Pinela, uve a bacca bianca particolarmente resistenti alla Bora che sferza queste zone. Scendendo si incontra Kars, l’altopiano costituito da “terra rossa” dove si producono Vitovska e, con un particolare clone di Refosco, il Terrano. La zona più calda, infine, è quella di Slovenska Istra. Qui il vitigno più rappresentativo è la Malvasia che, sul suolo argilloso ricco di sedimenti marini, esprime compiutamente il proprio fascino.