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Champagne Day, ecco 10 Champagne da non perdere di vignerons indépendants

Venerdì 28 ottobre si festeggia lo Champagne Day. Come da tradizione, l’ultimo venerdì di ottobre è dedicato al vino più celebre al mondo, alle bollicine più rinomate e ricercate. Per l’occasione proponiamo una piccola selezione di bottiglie prodotte da ‘vignerons indépendants’, ovvero quei produttori che da vigneti di proprietà si occupano di tutto il processo dalla coltivazione della vite all’imbottigliamento, passano ovviamente per vendemmia e vinificazione.

Artigiani dello Champagne che, sganciati dalle grandi Maison e dalle cooperative, interpretano le bollicine con quel tocco personale che nel bicchiere si traduce in un gusto unico, particolare. Produzioni spesso ridotte, poche migliaia di bottiglie, ma di altissima qualità e dalle peculiarità ben definite. Champagne un tempo difficili da trovare fuori dai confini francesi ma che oggi, grazie al lavoro di tanti bravi importatori-conoscitori e al commercio online che ha azzerato le distanze, sono facilmente reperibili anche sul mercato italiano; a prezzi non proibitivi.

1. Pierre Bertrand Brut Premier Cru

Classico blend Pinot Nero, Pinot Meunier e Chardonnay in parti uguali per uno Champagne dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Pierre Bertrand si trova ad appena due chilometri da Hautvillers, villaggio Premier Cru considerato la culla dello Champagne, perché è qui che il celebre monaco Dom Pérignon inventò lo Champagne (o almeno così vuole la tradizione). Il Pierre Bertrand Brut Premier Cru risulta fruttato e minerale, impreziosito da delicate note floreali di biancospino. Prezzo: 35 euro

2. Claude Gruet Gruet Brut Selection

A Buxeuil, nella celebre Côte des Bar, la famiglia Gruet si dedica alla produzione di Champagne dal 1670. Dal 1975 il timone è in mano a Claude Gruet che insieme alla moglie e al figlio Pierre-Charles si dedica alla produzione di sontuose bottiglie come questo Champagne Gruet Brut Selection, tagliato un terzo ciascuno di Pinot Nero, Pinot Meunier e Chardonnay che si distingue per gli eleganti aromi di frutti bianchi e pesca. Prezzo: 30 euro

3. François Secondé Integral Dosage Zero Grand Cru

Siamo a Sillery, comune di livello Grand Cru nella sottozona Montagna di Reimsterra d’elezione del Pinot Nero che qui infatti è predominante (70%, il restante 30% è Chardonnay). François Secondé, scomparso alcuni anni fa, era l’unico ‘récoltant manipulant’ di Sillery. Oggi la maison prosegue l’opera di coltivazione/produzione che resta dunque il segno distintivo della casa, qui ben evidente nella grande freschezza e sapidità di questo Champagne François Secondé Integral Dosage Zero Grand Cru. Prezzo: 43 euro

4. Etienne Lefevre Blanche Brut Grand Cru

Dalla Montagna di Reims arriva anche questo Champagne ancora più a trazione Pinot Nero (90% e appena il 10% di Chardonnay)m prodotto da una cantina familiare come la Etienne Lefevre di Verzy.  Carte Blanche è caratterizzato da un colore dorato, con riflessi di cristallo. Al naso si apre con un bouquet fresco, elegante e fruttato, con profumi di pesca gialla, pera e mela arricchiti da piacevoli sentori di pane caldo. Al palato risulta cremoso e regala note di frutta matura e marzapane. Il vino presenta un finale morbido, intenso e complesso. Prezzo: 33 euro

5. Guy Larmandier Brut Premier Cru à Vertus

Con la maison Guy Larmandier, récoltant-manipulant da diverse generazioni, ci spostiamo invece sulla Côte des Blancs, dove regna lo Chardonnay. Eleganza e finezza tipiche dello Champagne si accompagnano quindi a piacevolezza e facilità di beva che contraddistinguono lo Chardonnay; in questo Brut Premier Cru à Vertus impreziosito da un piccolo dosasggio di Pinot Nero a fornire un tocco di robustezza. Prezzo: 45 euro

6. Brut Blanc de blancs Grand Cru Le Mesnil

Espressione ‘totale’ Côte des Blancs è invece il Brut Blanc de blancs Grand Cru Le Mesnil, cantina cooperativa (sì, piccola eccezione al monoteismo dei ‘vignerons indépendants’) fondata nel 1937. Questo assemblaggio di Chardonnay di diverse annate al naso si rivela con sentori delicati di fiori bianchi e mela verde, mentre al palato si esprime con sensazioni cremose ma allo stesso tempo cariche di tensione acido-minerale. Prezzo. 60 euro

7. Éric Taillet Des Grillons aux Clos

Eric Taillet è invece tra i più autorevoli esponenti del Pinot Meunier. La famiglia Taillet, vignaioli da quattro generazioni, si colloca nella valle di Beval, zona settentrionale della Valle della Marna dove il terreno tendenzialmente marnoso, argilloso e sabbioso è perfetto per le basi spumante Il Des Grillons aux Clo è un 100% Pinot Meunier che prende il nome dalle vigne tra Montigny e Baslieux sous Châtillon dove ne vengono coltivate le uve. Al naso pulito e fresco, con aromi fruttati; al palato colpisce per cremosità e bollicina fine, note fruttate e minerali; sapido sul finale. Prezzo: 50 euro

8. Carte Or Premier Cru Brut Henriet-Bazin

Blend di Pinot Nero (60%) e Chardonnay (40%) provenienti dai vigneti di Verzy, Verzenay, e Villers-Marmery, questa cuvée evoca lo stile complesso ed evoluto degli Champagne vecchio stile, tipico della Henriet-Bazin, maison fondata nel 1890, unito all’eleganza del terroir che caratterizza il fianco nord-est della Montagna di Reims. Lo Champagne Carte Or Premier Cru Brut prende il nome dalla prima annata realizzata da Gaston Henriet nel 1896. Prezzo: 50 euro

9. Petite Vallée Brut Premier Cru

Una storia particolare quella degli Champagne Petite Vallée, marchio per metà italiano, dal momento che nasce dall’incontro fra la cantina chiantigiana Vallepicciola e Forget-Brimont, storica maison familiare attiva nella Montagna di Reims fin dal 19esimo secolo. E’ qui che nascano gli Champagne della linea Petite Vallée, come questo Brut Premier Cru composto per il 40% da Pinot Nero, per un altro 40% da Pinot Meunier e per il restante 20% da Chardonnay. All’olfatto regala profumi di cassis e frutta gialla che si combinano a sentori di fiori bianchi primaverili e a lievi note agrumate. Completano il quadro olfattivo richiami erbacei e di crosta di pane. Il sorso è morbido ed elegante, esaltato da una nitida scia fresco-sapida che persiste nel lungo finale. Prezzo: 45 euro

10. Alberto Massucco Champagne Cuvée Mirede

Ancora più ‘italiani’ gli Champagne di Alberto Massucco, appassionato selezionatore e importatore che da alcuni anni è diventato anche produttore grazie al sodalizio con Erick De Sousa, dell’omonima maison nella Côte des Blancs. La Cuvée Mirede, omaggio alla moglie, è composta da uve Grand Cru di Avize (30%) e Oger (10%) della vendemmia 2019, fermentate per circa un terzo in barrique, più quelle (30%) del vigneto di proprietà oltre a un ulteriore 30% di vins de réserve del 2018. Naso di avvincente articolazione, tra la florealità, la scorza di arancia candita, uno spunto tropicale, un tocco di miele. Bocca molto fresca, con un divertente gioco tra mineralità e frutto. Chiusura di lunga persistenza. Prezzo: 90 euro