Scrivono per noi

La marinara (del futuro) e il Nebbiolo in anfora

UNA PIZZA DAL FUTURO E UN VINO DAL PASSATO

La grandezza di Francesco Martucci risiede in una miriade di piccoli dettagli. Primo fra tutti, quello di aver traghettato la pizza napoletana in una nuova era, aprendo le porte della sua pizzeria, I Masanielli, sul regno del fine dining. Così deve essere intesa questa pizza che sembra arrivare direttamente dal futuro, che del resto evoca già nel nome, “Futuro di Marinara”. La pizza, cotta al vapore a 100° viene poi fritta a 180° e, infine, cotta al forno a 400°: una triplice cottura, manifesto dell’accuratezza e della tecnica esatta da questo procedimento dove il migliore impasto e la migliore cottura possibile si abbinano a ingredienti e abbinamenti unici, fine dining, appunto, su un “piatto” fatto di acqua e farina. Ne sortisce una concentrazione di sapori ineguagliata, capace non solo di elevare ogni ingrediente utilizzato, ma anche tutto quello che le si metta di fianco come il Nebbiolo Amphorae di Cascina Corte.

Si tratta, infatti, di un vino proveniente da vigne giovani, e una stilistica “giovane”, ancorché antichissima, mutuata dalla maturazione in anfore di terracotta dove il mosto fermenta spontaneamente, senza lieviti aggiunti. Non viene né filtrato e né chiarificato, né contempla anidride solforosa aggiunta, con accorgimenti che permettono di stemperare l’austerità tipica del vitigno qui messo a dimora sulle colline tufacee di Dogliani. L’abbinamento è all’insegna di una trascinante bevibilità: note di rosa appassita, violetta, terra bagnata e spezie rimano con l’intensità aromatica della pizza, la cui base costituisce un importante contraltare in termini di masticabilità, necessario peraltro a stemperare ulteriormente la presenza, già molto educata, invero, dei tannini.