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La Madonnina di Bolgheri

LA POTENZA CHE NON TI ASPETTI

Sul lato occidentale della Strada Bolgherese, nella zona ricompresa tra le Colline Metallifere e il mare, si trova la tenuta de La Madonnina. Un’azienda agricola che conta circa 70 ettari nel cuore della denominazione Bolgheri, sei dei quali, dal 2002, ospitano i vitigni internazionali da taglio bordolese oramai appartenenti alla tradizione di questa zona della Toscana. L’esposizione è ampia, rivolta a ovest, l’altitudine è di soli 45 metri sul livello del mare e i terreni alternano la sabbia all’argilla. Caratteristiche che contribuiscono a dare luogo a vini immediatamente riconoscibili per la loro forza, ma anche per la pulizia, la sapidità e l’eleganza che li contraddistinguono, frutto di una grande attenzione in vigna – dove la produzione per ceppo non supera i 500 grammi – e di una lavorazione in cantina, che la proprietà di nazionalità russa ha affidato a Riccardo Cotarella, all’insegna della massima qualità.

LA DEGUSTAZIONE

TOSCANA ROSSO IGT 2020

Vinificato in acciaio ed elevato in barrique di rovere francese per 16 mesi, al naso si presenta timido, piuttosto chiuso e scuro, rivelando piccoli frutti di bosco come i mirtilli, note speziate di cardamomo e un bel finale di note terrose e liquirizia. Al palato il discorso cambia, questo blend di Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Syrah, Merlot e Petit Verdot sorprende per la grande sapidità e il tenore alcolico elevato, che riscalda le papille gustative, dimostrandosi un vino assolutamente intrigante.

TOSCANA ROSSO IGT SYRAH ‘VIATOR’ 2017

Un vino largo e muscolare, di grande piacevolezza. Al naso spiccano le spezie: pepe nero, cacao amaro, chiodi di garofano; quindi si passa al ribes e alla prugna, per finire con un delicato rimando alla dolcezza donata dalla barrique nuova di rovere francese, nella quale affina per 18 mesi. Anche qui ritroviamo una bella sapidità, ma tutto è più rotondo e avvolgente, più soffuso e bilanciato.

BOLGHERI ROSSO SUPERIORE DOC ‘OPERA OMNIA’ 2017

Le uve da Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Petit Verdot e Syrah vengono sottoposte a rigidi criteri di selezione per dare vita a questo vino, punta di diamante dell’azienda, del quale per questa annata si contano soltanto 6500 bottiglie. Il vino macera sulle bucce per 15 giorni, fermenta in tini di acciaio, quindi prosegue il suo percorso evolutivo nelle barrique nuove di rovere francese, dove riposa per 18 mesi prima di essere imbottigliato. Al naso si esprime con eleganza sebbene gli serva tempo per aprirsi, su note di ciliegia, ribes nero, richiami balsamici e sensazioni fumé. Al palato appare vigoroso, con un frutto pieno e maturo che, tuttavia, lascia spazio a una pulsante vena di freschezza che ne alleggerisce la struttura. Un vino dalla bevibilità pericolosa, che in un battibaleno ti porta a finire la bottiglia.