Scrivono per noi

Marcalberto

BOLLICINE DI LANGA

Grazie all’invidiabile affidabilità qualitativa guadagnata nel tempo e attraverso una virtuosa quanto coraggiosa politica di acquisizioni (determinante la pressa “Marmonnier” Coquard per la spremitura delle uve, unica in Italia), la Marcalberto è diventata, in quasi trent’anni, una delle cantine di riferimento per il metodo classico italiano di qualità e, probabilmente, la bollicina piemontese più apprezzata tra gli appassionati italiani.

Il merito del suo successo lo si deve in primis a Piero Cane, affermato enologo della Langa astigiana, ma anche ai figli Marco e Alberto, a cui è dedicato il nome dell’azienda e che oggi gestiscono attivamente e scrupolosamente tutte le fasi del processo produttivo. I due fratelli hanno sicuramente ereditato dal padre la passione per la viticoltura e la vinificazione ma va anche evidenziato come, sempre più spesso, in questi giovani vignerons italiani si trovino analogie con quella che oggi in Champagne è definita la nouvelle vague: talento, entusiasmo, visione e preparazione, doti che, unite alla consapevolezza di essere i fortunati eredi di un piccolo patrimonio viti-vinicolo, ci consegnano cuvée di stimolante naturalezza e inestimabile valore, attraverso un savoir faire capace di esaltare la naturale attitudine dei propri luoghi di appartenenza verso la bollicina d’autore.

LA MAISON

L’azienda agricola Marcalberto nasce sul finire del secolo scorso, nel 1993, per la precisione, per opera di Piero Cane, ma è nel 1996 che risale l’imbottigliamento dei primi spumanti. Ciò nonostante, è solo con l’arrivo di Marco Alberto, appunto, che la produzione aumenta e la maison prende vita attraverso una intransigente ricerca della trasparenza aromatica del frutto e una meticolosa attenzione in fase di estrazione. L’acquisto della “Marmonnier” Coquard, la pressa tradizionale champenoise, è stato determinante in questo senso e permette una migliore delicatezza durante la fase di spremitura al fine di dare origine a mosti più puri, eleganti, espressivi, di grande calibro. Lo abbiamo già detto ma ci sembra il caso di ribadirlo: al momento è il primo e unico esemplare in Italia.

Marcalberto possiede 9 ettari vitati di proprietà situati nei comuni di CalossoCossano Belbo e Santo Stefano Belbo, con vigneti dalle altitudini che variano dai 250 ai 620 s.l.m. ed esposizioni differenti, così da poter avere una grande variabilità dei vini base; inoltre, le viti si trovano nel raggio massimo di 10 km dal centro di pressatura aziendale: altro aspetto fondamentale per preservare la qualità delle uve raccolte. Si coltiva principalmente Pinot Nero (circa il 65%), per il restante Chardonnay e, in vigna, ogni scelta agronomica è oculata e razionale, nel massimo rispetto della natura, dell’ambiente e della biodiversità.

I suoli, qui chiamati “terre bianche”, sono caratterizzati da calcare (che agisce da riserva idrica essendo in grado di assorbire acqua e restituirla alla vite durante i periodi di siccità) limo, tufo e sabbie; tutto questo conferisce ai vini verticalità ed eleganza, ma anche chiaroscuri, profondità e affascinanti note minerali.

Le cantine di Marcalberto, in cui avviene sia la vinificazione che l’affinamento, sono state ricavate in un’abitazione storica risalente al tardo ‘800 e l’approccio durante i processi di vinificazione è il più artigianale e meno interventista possibile. Senza mai perdere di vista quel legame saldo e imprescindibile tra purezza d’espressione, materia e precisione esecutiva, l’utilizzo del legno di varie dimensioni, dalla barrique alla botte grande, per la prima fermentazione e il successivo affinamento di entrambi i vitigni, accompagna l’orientamento enologico e stilistico fin dalle primissime vinificazioni. Non vengono apportate chiarifiche o filtrazioni, il tirage è tardivo, i dosaggi quasi assenti e bassissima è la solforosa aggiunta. Non a caso si chiama “Nature“, ovvero privo di solfiti aggiunti, il punto di arrivo di un processo che ha portato Marcalberto in questi anni a ridurre sempre di più l’uso della solforosa nei loro vini. Il lungo affinamento sur lies avviene, infine, nelle storiche cantine scavate nel tufo, dove la variazione di temperatura si compie in modo lento e graduale secondo l’andamento naturale delle stagioni.

In tempi recenti i locali di vinificazione sono stati trasferiti in una antica cascina a pochi passi dalla sede aziendale, altra piccola enclave nel centro storico del paese di Santo Stefano Belbo. Nella prestigiosa regione vinicola italiana da sempre identificata per i grandi vini rossi, la Marcalberto è riuscita a coniugare nelle sue cuvée immediatezza, delicatezza e profondità in misura sorprendente. A conferma che anche le bollicine di pregio sono nelle corde di questo territorio.

LA DEGUSTAZIONE

SANSANNÉE

60% Pinot Nero 40% Chardonnay

Annata base + 10% VdR da réserve perpétuelle

24 mesi sui lieviti

Dos. 5,5 g/l

Una personalità gratificante, un naso sottile e sfumato che si apre su lievi note fumé a dare spazio a timidi profumi – che si fanno più ampi a contatto con l’aria – di agrumi gialli, frutta bianca ancora croccante, roccia spaccata, resine. Una carbonica raffinata, infine, accompagna uno sviluppo gustativo affusolato e ampio, gustoso, fresco e dalla smagliante purezza sapida. Chiude con un respiro lungo in cui ritornano le suggestioni di roccia e agrumi.

ROSÉ

80% Pinot Nero (10% in rosso), 20% Chardonnay 

Annata base + 10% VdR da réserve perpétuelle

24 mesi sui lieviti

Dos. 6,5 g/l

I profumi, nitidi e ben definiti, miscelano il cassis alla grafite, le bacche di ginepro al ribes rosso, l’arancia rossa al lampone, la violetta al tabacco. La bocca, di materia cremosa e succosa di agrume, mantiene una bella tensione sapida con un’acidità che dona allungo e spessore. Di estrema piacevolezza, migliora a contatto con l’ossigeno.

MILLESIMO2MILA18

70% Pinot Nero, 30% Chardonnay 10%

36 mesi sui lieviti

Dos. 3,5 gr – Sb. inizio 2022

Profilo elegante dove i profumi, all’inizio quasi balsamici, si arricchiscono via via di sottili note floreali, rosa rossa, lavanda, per poi sfumare sulle note nocciola, sottobosco, pietra spaccata, cenere di camino. Bella la modulazione del frutto, al palato, che si impreziosisce di note di burro, frutta secca, a rendere il sorso quasi felpato e che trova articolazione in una trama acido-salina a donare nerbo e ritmo. In persistenza, infine, sfuma su vibranti sensazioni di the verde, balsami e roccia. Ha fascino da vendere.

MILLESIMO2MILA16

70% Pinot Nero 30% Chardonnay 10%

36 mesi

Dos. 3,5 gr  – Sb. Giugno 2020

Profumi intensi e complessi di nocciola, burro, lavanda, felce e liquirizia si posano su un palato ben registrato, ampio, teso, succoso di agrume, definito nella trama sapido-minerale e con una modulazione della carbonica davvero magistrale. Puro ed espressivo anche in persistenza, mai in debito di sapore, è per palati che amano le vibrazioni.

BLANCDEBLANCS

100% Chardonnay

36 mesi sui lieviti 

Pas dosé 

Registro aromatico trasparente e incisivo a fare da cornice a una mineralità che emerge senza esitazioni: note di pietra focaia, roccia, grafite, donano incisività a quelle più suadenti di nocciola, fiori, crema al limone, caffè. Eseguita in modo inappuntabile anche la bocca, intensa, ampia e minerale alla quale si aggiunge il pregio della tensione. Dal finale risoluto e minerale, è freschissimo e di grande personalità.

NATURE

100% Pinot Nero

Senza solforosa 

2,8 g/l

Delicato e ben articolato nei suoi profumi di mandorla verde, burro, agrumi, fiori bianchi, possiede una bocca avvolgente ma tonica, dalla sapidità agile sfumata, con una carbonica ben modulata e finissima, e un affondo agrumato privo di flessioni. Possiede, infine, una persistenza di estrema trasparenza, capace di chiudere succosa e piena di rimandi. Puro e raffinato.

2012 S.R. – DÉGORGEMENT 2021

MAGNUM

60% Pinot Nero 40% Chardonnay

8 anni sui lieviti

Sb. Fine estate 2021

Dos. 3,5 g/l

Tiratura limitatissima per questa cuvée frutto di una prova straordinaria che mette in evidenza il potenziale evolutivo degli spumanti Marcalberto. È esplosivo, luminoso, ampio e tenace, dai netti profumi idrocarburici – pietra focaia, cenere di camino – miscelati a quelli più fruttati di ribes bianco, ananas, a ricordarti certi riesling della Mosella. Ti tiene incollato al calice per solarità e dinamismo mentre il caldo ne alimenta le sfumature, che virano presto su note di torrefazione, povere di caffè, resine. Di una precisione stilistica da appalusi anche la bocca, ampia, scalpitante, succosa, ancora, di ananas, che sfuma su un’albicocca fresca. Estremamente salina la trama, fine e puntiforme la carbonica, per un finale lunghissimo che sfuma su vibranti sensazioni di agrumi e caffè. Capolavoro a tavola e ovunque.